martedì 5 luglio 2011

La vera storia di...

Bernarda..

Bernarda, figlia del signor La Porta e della signora Alletto,
era bellissima: rosea, profumata e con delle grandi labbra.
Tutti amavano la Bernarda, e i maschi sopra i 12 anni cercavano sempre di guardarla.
Che spettacolo quando guidava in autostrada e metteva la quinta!
Sua madre era molto orgogliosa: tutti si complimentavano dicendole "che bella la sua Bernarda, signora!".

Il padre di Bernarda era un ricco armatore navale.
Il suo cantiere riempiva la città col rumore delle seghe in attività.
Quando terminavano di montare una nuova nave, i carpentieri si assicuravano
che l'albero maestro fosse dritto, dopodiché cazzavano le vele per collaudarle: finite le cazzate, scopavano in terra tutti insieme per togliere i trucioli.
Quando non era al lavoro, circondato da poppe, il padre di Bernarda era nel club di golf
a sfoggiare la sua mazza, giocare con le palle e metterla in buca.
Per questo veniva a casa raramente; però Bernarda voleva bene lo stesso al suo papà
fumatore di pipa e a ogni compleanno gli regalava un bocchino.

La Bernarda era amica di Darla, la figlia del sindaco Via,
per la quale provava un vero senso di venerazione:
si può dire che adorasse Darla Via come nient'altro al mondo.
Era molto legata anche a Nella Passera, Generosa Pompa e Domenica Scopo.

La Bernarda era fidanzata con Tromba Felice, un ragazzo che era riuscito a entrare nella
Federazione Italiana Giovani Agricoltori e anche nell'Associazione Nazionale Ornitologi.
Felice aveva una simpatica scimmietta, che aveva sempre una banana in bocca.
Felice era un cacciatore appassionato, la sua casa strabordava di trofei di cervi, alci, caprioli,
mufloni, stambecchi: insomma, era pieno di corna.
Ogni domenica la Bernarda andava a vedere la partita di calcio di Felice, impressionandosi quando vedeva un fallo.

Una volta, in una notte di temporale, la Bernarda vide un uccello che si avvicinava
alla sua finestra, attratto dal suo bel davanzale ampio. Impietosita, la Bernarda si affacciò incurante della pioggia e, bagnandosi tutta, afferrò quel grosso uccello nero d'Africa e lo fece entrare dentro.

Fine..

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